La salute tra diritto individuale, interesse collettivo e bene comune

a cura  Paolo Mariotti, Antonio Serpetti, Key Editore, 2024

 

 

 

   
 

L'opera analizza, nella prima parte, la salute come bene comune. Nella Costituzione e nelle leggi ordinarie non vi è una definizione formale di “salute” che si rinviene invece nel Preambolo dell’Atto costitutivo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ove è indicata come “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente assenza di malattia o infermità”. La salute, inoltre, è riconosciuta sia come tradizionale diritto di libertà sia come diritto sociale di prestazione. Questi due aspetti si presentano strettamente collegati e condizionano la concreta dimensione del diritto alla salute nell’ordinamento giuridico. La recente pandemia, inoltre, ha rinvigorito le interpretazioni del bene salute in connessione con la solidarietà sociale. In dottrina si è da più parti sottolineato come l’unico risvolto positivo della tragedia sanitaria, sociale ed economica causata dalla pandemia da Covid-19 che ha colpito il mondo intero, sia quello di aver riscoperto un concetto che sembrava ormai perduto: quello di “solidarietà”. Nell’art. 2 della Costituzione italiana, in particolare, al riconoscimento e alla garanzia dei diritti inviolabili della persona, è fatta immediatamente seguire la richiesta di adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. L'opera, inoltre, affronta, in termini più ampi, anche le nuove concezioni dei beni comuni e come questi possono contribuire alla realizzazione dell'autentico bene comune.

   

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